Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro sono 67 milioni nel mondo le persone che lavorano nel settore domestico. Le battaglie per il riconoscimento dei diritti sono iniziate da meno di vent’anni. E nonostante i progressi raggiunti in questa direzione – si pensi alla convenzione n.189 sul lavoro domestico dignitoso emessa proprio dall’Ilo nel 2011 – è ancora molta la strada da fare affinché una delle forze lavoro più invisibili al mondo venga adeguatamente valorizzata.
Lo racconta bene l’e-book appena uscito Domestic workers speak: a global fight for rights and recognition curato dal gruppo di ricerca DomEqual e disponibile gratuitamente sulla piattaforma Open Democracy.
Il volume raccoglie le esperienze e i contributi di più di venti gruppi di lavoro e racconta le loro battaglie nel settore domestico esplorando le loro pratiche di solidarietà e di resistenza, per un pieno riconoscimento dei diritti e della professione.
“Le battaglie per il riconoscimento dei diritti in questo settore sono state molte e consistenti negli ultimi vent’anni, a scapito della convinzione diffusa che i lavoratori domestici non riescono a organizzarsi, e invece l’impegno di attiviste/i e sindacaliste/i è stato costante in tutto il mondo”, spiegano nell’introduzione Sabrina Marchetti e Giulia Garofalo, curatrici del volume insieme a Penelope Kyritsis.